Ciao! Mi chiamo Alex, ho 15 anni e vivo a Milano. Sono un ragazzo alto, media corporatura, capelli neri, occhi castani. In genere vesto in modo sportivo, ma in occasione di feste importanti indosso anche abiti eleganti. Sono un ragazzo vivace, spiritoso, irascibile e alcune volte impulsivo.
Oggi alle 17:00 ho un allenamento di calcio, mentre aspetto inizio a fare i compiti; si fanno le 16:30, comincio a vestirmi, esco da casa, entro in macchina con mio papà, arrivo al campo e vedo un nuovo compagno: il mister dice di fare giri di campo, quindi ne approfitto per parlare con lui; così iniziamo a parlare: scopro subito che si chiama Francesco e ha la mia stessa età, viene da Bologna ma si è trasferito da poco a Milano. Il mister ci mette in squadra assieme, giochiamo bene. Finisce l’allenamento, ci salutiamo, arrivo a casa, mi lavo, mi vesto e per telefono gli chiedo di uscire insieme; inizialmente non può, però poi convince la madre ed esce. Siccome lui si è trasferito da poco gli faccio conoscere una piccola parte di Milano. Si è fatta ora di cena, lo porto in un fast-food aperto da poco e ordiniamo 2 menù con patatine e bibita inclusa; gli chiedo com’è andato l’allenamento e lui risponde: ”Mi è piaciuto molto!”. Il fast-food ha pareti bianche e nere, è di media grandezza e si chiama Marcu’s. Dopo cena andiamo in giro per Rescaldina (quartiere di Milano), gli faccio vedere le cose più importanti di questo posto, ci sediamo su una panchina e parliamo per legare di più, si fanno le 22:00. Io chiedo a mia madre se Francesco può dormire a casa mia, mia madre accetta, così lui viene a casa mia e giochiamo alla play fino a tardi, poi andiamo a letto, giochiamo e scherziamo. Una giornata indimenticabile.
Salvo Grillo
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