NON APRITE IL MIO BAULE!
- Rosaria Marciano
- 5 mag
- Tempo di lettura: 4 min
È il quarto anno dell’istituto Tecnico Industriale di Palermo. La classe IV A sembrava non essere più unita come prima. L’istituto è grande e ospita molte classi. Ogni anno promettono di aggiungere una palestra e un laboratorio di chimica, ma non lo fanno mai. La maggior parte dei ragazzi viene bocciata al terzo anno e molti cambiano scuola già dal primo.
La IV A è conosciuta da tutto l’Istituto, ma soprattutto dai professori, che molto spesso la temono. Le aule sono abbastanza grandi, le pareti sono bianche e azzurre, ma il luogo più amato dai ragazzi è il cortile: durante la ricreazione si incontrano lì. Parlano, chiacchierano e scambiano le figurine dei calciatori tra di loro. Nella IV A sono 12. Sembrano pochi, ma bastano per fare adirare ogni insegnante.
Riccardo è un ragazzo di 19 anni: è stato bocciato due volte, per questo è ancora in questa scuola. Visto che è più grande rispetto ai compagni, li prende in giro, soprattutto Monica. Lei ha 17 anni appena compiuti. È considerata “strana” da tutta la classe: è in sovrappeso. Ha gli occhi verdi e i capelli castani. Ogni giorno porta a scuola una pizzetta comprata al bar di fronte. Non riesce mai a mangiarla, perché Riccardo la prende al posto suo. Nessuno la tratta con il rispetto necessario. Per questo tende sempre a stare da sola. Riccardo ha solo due amici che lo seguono in tutto: Pietro, che ha 18 anni, è stato bocciato una sola volta; è appassionato di moto ed ha una cotta per Lucia. Lucia è una ragazza che ama la musica e non le interessano i ragazzi: “Non intendo avere alcun tipo di relazione, mi basta la musica”, dice sempre questa frase quando Pietro si avvicina a lei. L’ultimo amico di Riccardo è Flavio: è entrato da pochi mesi nella IV A, ma già i prof lo odiano. Ancora non si sa molto di lui, è solo bravo a prendere note disciplinari. Ogni tanto sembra lui il “leader” e questa cosa Riccardo non piace, infatti ogni tanto viene trattato male proprio da lui: meglio non metterglisi contro. Federica è forse la ragazza più “normale”, anche se quando sta con Riccardo si lascia trascinare. Non eccelle a scuola, ma non ha brutti voti. Porta i capelli ad altezza delle spalle. Sono biondi con le due ciocche davanti rosa. Pratica pallavolo e ha il fisico dei sogni, proprio come lo vorrebbe Monica. A casa sua ha un baule, dentro il quale mette bigliettini in cui scrive tutto quello che le passa per la testa: secondo alcuni professori potrebbe intraprendere una carriera da scrittrice… Avrebbe molto successo, peccato che non si apre con nessuno!
-Buongiorno ragazzi. Come avete trascorso le vacanze estive?
Entrò in questo modo la prof Impastato. Amata da tutti, ma odiata da Riccardo.
-Le vacanze tutto bene, e lei?
Rispose Riccardo.
-Tutto bene, grazie. Aprite il libro a pagina 12.
Pietro disse:
- Prof! Giulia vorrebbe leggere.
Non era vero, Pietro voleva metterla in imbarazzo.
-Smettila Pietro! Non è rispettoso nei confronti di Giulia. Sapete benissimo che è dislessica. Sputa quella gomma da masticare e siediti composto, che leggerai tu!
Pietro odiava leggere: diceva che era una perdita di tempo e non serviva a nulla nella vita.
Appena Pietro finì di leggere suonò la campanella.
-Non andate via, che devo dare i compiti: studiate pagina 12 e svolgete individualmente una ricerca sulla dislessia. Ognuno di voi sarà chiamato a leggere la propria. Buona giornata!
La prof se ne andò infuriata.
Flavio urlò:
- Pietro è tutta colpa tua! Oggi dovevo andare a trovare Chiara, ma non posso perché per colpa tua devo fare una ricerca sulla malattia di questa stupida!
Riccardo obbiettò:
- Come ti permetti a parlare così ai più grandi?! La fidanzata non è un nostro problema …
Scoppiò una rissa. Intervenne la preside e portò tutti e 3 in presidenza: fece la solita ramanzina e li sospese per 2 giorni.
Monica è stata presa in giro da molti. Gira una sua foto su internet con il suo fisico paragonato a un maiale. Ha ricevuto insulti di ogni tipo.
Si sfoga scrivendo in un quaderno: “Non ce la faccio più, adesso dimostro a tutti che valgo anch’io”.
Stranamente il giorno dopo Monica scrive sul gruppo di classe, cosa mai fatta prima d’allora. Nel messaggio dice:
- So che molti di voi non saranno presenti, ma vorrei organizzare una festa a casa mia. Ci ho pensato tutta la notte e penso che dovremmo smetterla di prenderci in giro. Via Nazionale 167. Vi aspetto alle 19:30!
Non si presentano tutti, ma la maggior parte sì. Era una festa apparentemente bella: c’era da mangiare e da bere. Monica aveva preparato una torta al cioccolato, molto gradita.
Federica dice:
-Questa casa è enorme! Dov’è la tua camera? Possiamo vederla?
-Sì, venite. È al piano di sopra.
Tutti rimasero sconvolti dalla camera di Monica.
Le pareti erano rosa perla con dei tocchi dorati. Il letto a baldacchino era il pezzo forte. Aveva anche il bagno in camera con due lavandini. Era la camera di una principessa.
-Che bello quel baule! Lo sogno da quando ero piccola
Disse Giulia.
Monica gridò:
-Non aprite il mio baule!
I compagni non ascoltavano e lo aprirono lo stesso. Lessero tutto e capirono come si si era sentita in tutti quegli anni. Si scusarono tutti, uno per uno. Compreso Riccardo. Parlarono tutti insieme, senza filtri, e richiusero il baule promettendosi di dimenticare quella brutta storia.
Lara Badalamenti
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