L’estate finì e un nuovo anno scolastico iniziò a Palermo.
Quell’anno vi fu un nuovo studente a scuola, che a primo impatto sembrò timido e introverso. Non conosceva nessuno in quella scuola. Era magro e abbastanza alto per la sua età. I suoi occhi erano color cristallo e i suoi capelli rosso fuoco. I giorni passarono ma nessuno si fece avanti per diventare suo amico. Nel giro di poco tempo si creò tanti nemici.
Un giorno incrociò lo sguardo con uno dei bulli della scuola e da quel giorno non gli tolse più gli occhi di dosso. Per il piccolo Giulio andare a scuola divenne una tortura: si rifugiava in camera sua e non parlava con nessuno. Preso dalla rabbia decise di scrivere tutto ciò che provava in dei foglietti di carta, che poi avrebbe messo in un piccolo baule; quando sarebbe stato pieno, avrebbe trovato il coraggio e avrebbe discusso con il bullo lui stesso. Quel giorno, però, non arrivò presto, perché per quanto avesse potuto provare rabbia, dolore o tristezza, non sarebbe mai stato abbastanza per trovare il coraggio di affrontare il bullo. In poco tempo anche la sua camera smise di essere sicura. Il bullo trovò Giulio sui social, e iniziò a denigrarlo anche lì. Giulio era stanco di vivere in quel modo.
Fece delle ricerche per scoprire chi fosse davvero il bullo. Il suo vero nome era Thomas, ma non trovò nulla che lo potesse aiutare a liberarsi da lui. Giulio era da solo, qualsiasi cosa sarebbe stata inutile. Le giornate chiuso in camera sua continuarono e il baule si riempì sempre di più. Dal primo incontro con Thomas passarono 8 mesi e per quei lunghi mesi nessuno si accorse del dolore che provava Giulio. La situazione degenerò e finalmente gli insegnanti e i suoi genitori si accorsero di ciò che stava succedendo.
Giulio decise di incontrare Thomas nello stesso luogo di 8 mesi prima: era il cortile della scuola. Il prato non era curato e i pochi fiori presenti erano appassiti. Vi era qualche albero qua e là, delle foglie cadute sul prato e delle nuvole nel cielo, niente di speciale.
Thomas si avvicinò e abbracciò Giulio. Entrambi scoppiarono in lacrime, e le scuse di Thomas furono accettate. Insieme richiusero il baule di Giulio, promettendosi di dimenticare quella brutta storia.
Melissa Biundo
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