LOS ANGELES NON EMERGE DALL’INFERNO
- Rosaria Marciano
- 5 mag
- Tempo di lettura: 2 min

L’inferno a Los Angeles è ancora lontano dalla fine. Morte 25 persone, 26 dispersi, la distruzione di 7 mila strutture e l’evacuazione di più di 150 mila residenti. Danni per 250 miliardi di dollari. L’incendio è scoppiato nella tarda serata di lunedì 6 gennaio 2025 nel letto di un fiume secco a Oxnard, vicino a Los Angeles. Una nuova ondata di forti venti che soffiano sulla California meridionale sta rischiando di vanificare i primi successi dei vigili del fuoco nell’arginamento dei vasti incendi boschivi che da sei giorni devastano Los Angeles. Il capo dei vigili del fuoco della metropoli ha comunicato che le condizioni metereologiche continueranno ad essere critiche. L’incendio di Palisades, secondo le autorità, è il fronte di fuoco più preoccupante a causa della folta vegetazione dell’area: una zona dove il costo medio di una casa è di 3 milioni di dollari e i proprietari pagano fino a 40 mila dollari per assicurare la loro proprietà. Direttamente dal Messico sono arrivati a Los Angeles 1.000 detenuti-vigili del fuoco portati a combattere le fiamme per un dollaro l’ora e Kim Kardashian perora la loro causa. Gli incendi sono stati innescati da una combinazione di condizioni di siccità e forti venti. La stagione è particolarmente secca, creando condizioni climatiche critiche per gli incendi sulle montagne della California. La sindaca della città, Kren Ruth Bass, si è detta fiduciosa che nei prossimi giorni Donald Trump andrà a vedere a Los Angeles, nonostante i violenti attacchi del presidente eletto contro di lei.
Sfortunatamente molte star di Hollywood hanno perso la casa tra le macerie, tra questi troviamo bella Hadid, Anthony Hopkins e Adam Brody con sua moglie Leighton Meester.
Nonostante gli sforzi delle autorità e dei soccorritori, la devastazione causata dall’incendio a Los Angeles ci ricorda di sensibilizzare la popolazione riguardo i comportamenti che possono ridurre il rischio di incendi devastanti.
Anche di fronte alla tragedia, la risposta della comunità dei soccorritori è stata straordinaria. È fondamentale che, in futuro, continuiamo a lavorare insieme per proteggere le nostre città e l’ambiente, imparando dalle difficoltà e cercando soluzioni per evitare che simili tragedie si ripetano.
Questo incendio ha avuto un impatto devastante sulle persone, ma anche sull’ambiente circostante. La lotta per la protezione del nostro pianeta è una responsabilità che tutti dobbiamo prendere a cuore, per evitare che eventi del genere diventino sempre più frequenti.
Lara Badalamenti,
Giuliana Basile
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