Era la mattina del 26 Giugno ed io mi stavo organizzando con i miei amici per uscire di pomeriggio: trovato l’accordo con tutti, alle cinque in punto ci saremmo incontrati. Dopo aver finito di pranzare mi sono messo sul divano con il telefono, poi mi sono preparato e mia madre mi ha accompagnato sul corso del mio paese. Dopo dieci minuti sono arrivati tutti e Leonardo ha esclamato: “Che cosa facciamo oggi?” Ho risposto: ”Perché non andiamo al campetto?” Dopo aver avuto il consenso di tutti abbiamo comprato la palla e siamo subito corsi al campetto del mio paese, un normalissimo campetto e, anche se è leggermente maltrattato, noi ci teniamo molto, perché ci giochiamo da sempre; viste tutte le scritte sui muri, l’abbiamo pure dipinto e abbiamo provato a coprire qualche buco nella rete. Il campo era libero e dopo aver stabilito le squadre abbiamo iniziato a giocare. Io ero in squadra con Leonardo, Vincenzo e Jacopo: Leonardo è un tipo vivace, sportivo, molto divertente, ha i capelli rossi, media altezza e si veste sempre con abiti semplici; Vincenzo è la mascotte del nostro gruppo, è molto simpatico, anche lui vivace, leggermente basso, snello e con i capelli neri; Jacopo è il più piccolo, ma non per la statura, perché è il più alto, magro, calmo e molto intelligente, sportivo. Dopo la partita, la sera tornato a casa, ho riflettuto molto su quanto gli amici siano importanti nelle nostre vite, perché ti rendono felice, non solo incontrandoli, ma anche con un piccolo messaggio o una chiamata. Secondo me se nella vita avrai sempre amici sarai supportato!
Benedetto Vassallo