Ciao, io sono Giorgia.
Sono una ragazza semplice, dal corpo snello. Il mio viso è circondato da uno “stormo” di capelli ricci e neri. Sono una ragazza dalla carnagione scura, il mio volto ha al centro un piccolo naso, due occhi, delle pupille più nere del nero e le mie labbra sono rosse e carnose. Il viso ovale sorretto da un collo sottile, che prosegue con delle larghe spalle. Il busto è così magro che fa paura… il perché? Be’, si vedono le costole! Le gambe sono slanciate verso l’alto. Io sono una ragazza con poca pazienza, ansiosa e timida e questi ultimi sono i miei più grandi problemi … ora vi racconto la mia storia.
Io ho 14 anni e vado in primo liceo e tutti sanno che il primo anno è quello più difficile: compagni nuovi, scuola nuova e professori nuovi. Un contesto diverso.
Quella mattina andai a scuola a piedi; giunta a destinazione, entrai in classe e la professoressa Cardile ci aspettava seduta in cattedra, con il volto un po' turbato: doveva consegnare le verifiche: del tema d’ Italiano! La professoressa andò a distribuire i compiti in ordine di banco, quindi io sarei stata l’ultima…e infatti successe questo! Prima di ricevere il compito, avevo già visto i voti dei miei compagni: tutti piuttosto positivi …otto più ,sette , sei e molti altri voti. Quando mi arrivò il compito, la penna rossa “sommergeva” quella blu e un tre stampato nella prima pagina ricopriva il nome!!! L’ansia e la rabbia arrivavano fino al collo, mi sentivo soffocare, il mal di testa si faceva sentire e l’aula sembrava microscopica. Allora mi misi a piangere e scappai in bagno: mi chiusi dentro e mi sedetti sul WC. Presto una voce calma e rilassante mi disse:” Ciao, io sono Matilde, esci, se vuoi ti posso aiutare.” Allora risposi: ”Che cosa vuoi? Vattene non vedi come sto?” e lei controbatté: ”Esci dai!”.
Mi fidai e decisi di aprire il bagno e aprire la porta e vedere chi ci fosse dall’altra parte: era la ragazza della prima fila: Matilde. Liscia, dai capelli castani e con occhi azzurri, un po’ robusta; indossava un paio di jeans e una maglietta bianca. Quella ragazza divenne la mia prima amica del liceo!
Da quel momento ho scoperto che l’amicizia ti salva e, se è vera amicizia, ti salva sempre nei momenti peggiori … infatti mi sciacquai il volto e affrontai tutto con tranquillità, sempre accompagnata da Matilde. Quando ritornai in classe l’aula non era più minuscola, ma era grande, spaziosa e illuminata, il pavimento ricoperto da mattonella grigie e le pareti erano dipinte di azzurro … : finalmente vedevo tutto con chiarezza e niente mi sembrava più orribile come prima!
Greta di Maggio