Lo studio della Divina Commedia mi ha lasciato stupefatta. Non mi aspettavo che un testo del 1300 fosse così attuale.
Dante dal il mio punto di vista è un modello per i tempi di oggi. Ad esempio Dante venerava le donne, le considerava muse ispiratrici, ma soprattutto le rispettava; rispettare le donne ai nostri giorni potrebbe sembrare banale, ma non lo è, anzi, secondo me, trovare un uomo che rispetta le donne è difficile come cercare un quadrifoglio in un campo di trifogli. Dante poi riesce ad attrarre i lettori tramite le intriganti storie che si trovano nella Divina Commedia. I tre regni mi hanno lasciato dei messaggi importanti, soprattutto Inferno e Purgatorio. Nell’Inferno mi ha colpito il fatto che Dante non è infastidito dalle anime infernali, anzi è felice di incontrarle e, in certi casi, diventa un loro amico fidato: questo ci insegna a non giudicare il libro dalla copertina. Il Purgatorio mi ha colpito per il suo messaggio e cioè che pentirsi non è per i deboli, ma per i valorosi. Nel mondo di oggi ci sono persone con mentalità ottuse che pensano di non doversi pentire per il loro valore morale. Dante invece ci insegna che pentirsi è il metodo per non vivere nel peccato. Questo pensiero lo reputo molto importante, perché rendersi conto dei propri errori dà la possibilità di socializzare. Dante inoltre è un uomo molto inclusivo, accettando nella sua opera origini, religione e orientamento sessuale di tutti, come nel caso di Virgilio e del suo maestro Brunetto Latini. Dante si può definire un uomo da cui trarre ispirazione.
Marta Lo Faso, II B
Da quando ho cominciato a studiare Dante mi sono subito appassionato della sua storia intricata e coinvolgente, soprattutto per la sua fantasia, l'elemento chiave della Divina Commedia. Essa racconta un lungo viaggio, che per Dante è durato pochi giorni, ma per me tre mesi, nel quale ho capito moltissime cose, tra cui: che cos'è il vero amore, una cosa pura che nasce in dei cuori nobili, anche se si è un principe scomunicato o degli "sporchi traditori"; che si può sempre porre rimedio a ciò che si fa e, soprattutto, come nulla fa più male che ripensare ai momenti felici quando si è nella più totale tristezza. Dante ormai fa parte della mia cultura, della mia storia, è come un padre per me, che mi ha dato molti insegnamenti preziosi, che mi serviranno sempre nella vita. Sono molto appassionato dalla Letteratura e so che anche gli altri poeti mi piaceranno, ma mai come Dante, perché è stato un mentore e un’ispirazione.
Michele Biundo, II B