
Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, una ricorrenza che ci invita a riflettere su una delle più gravi ingiustizie che ancora affliggono la nostra società. La violenza di genere, purtroppo, è una realtà che colpisce milioni di donne in tutto il mondo, spesso nell’indifferenza generale. In occasione di questa giornata, la redazione giornalistica dell’Istituto Comprensivo Cinisi, ha avuto la possibilità di interagire con il Sindaco su questo argomento.
Inizialmente ci sono stati i saluti della Dirigente Scolastica, rivolti a tutti gli alunni, ai professori, al nostro Sindaco, Dott.ssa Vera Abbate, e a Rosolino Claudio Cardile, Assessore alla Pubblica Istruzione. Successivamente la Dott.ssa Rosaria Vinciguerra, psicologa della scuola, ha mostrato e commentato un cortometraggio realizzato lo scorso anno da alcuni alunni e professori sull’argomento, dal titolo “Una seconda possibilità”.
Quando il Sindaco ha parlato, ci ha trasmesso la sua emozione e soprattutto la sua felicità nel trascorrere questa importante giornata insieme agli alunni del suo paese.
Il Sindaco ha raccontato un episodio della propria vita familiare e personale per introdurre questa giornata di riflessione contro la violenza sulle donne. La vicenda riguarda la madre, che nel 1939 aveva 17 anni, dunque viveva in epoca fascista. Venne rapita e violentata. La prassi era al tempo quella del “matrimonio riparatore”, la sindaca riferisce però che la madre rifiutò quel tipo di soluzione e denunziò il violentatore. Da quel momento la signora iniziò a dedicarsi allo studio e ciò la portò ad interessarsi di politica e ad avere un ruolo centrale nella vita sociale di Cinisi. Diventò madre da adulta, infatti aveva 46 anni. Questo episodio è stato raccontato per dare un esempio di coraggio e di determinazione. La sindaca ha invitato tutti i ragazzi ad essere come delle sentinelle, quindi a vegliare su chi può essere vittima di violenza. Noi, come redazione giornalistica, durante l’incontro abbiamo realizzato un’intervista alla nostra “Prima Cittadina” e di seguito riportiamo il contenuto.
1. Che cosa fa Cinisi per prevenire ed evitare casi di violenza sulle donne, specificatamente in ambito educativo?
Già in precedenza abbiamo avuto interlocuzioni con associazioni che aiutano le donne da un punto di vista economico e legale. Stiamo cercando di attivare un centro d’ascolto con associazioni di Palermo.
2. Che consiglio darebbe ad una persona che ha paura di chiedere aiuto?
La sosterrei nella denuncia, facendole rendere conto degli organi a disposizione e delle varie associazioni. Qualsiasi tipo di violenza è da denunciare e spesso alcune donne non hanno il coraggio.
3. Come possiamo abolire la violenza nel mondo partendo da questo piccolo paese?
Ognuno di noi dà esempio agli altri. La violenza nel mondo, purtroppo, non possiamo risolverla, ma bisogna amare il prossimo come si ama la propria persona. “Siate energia positiva”.
4. Il fenomeno del femminicidio è ormai presente in tutte le regioni d’Italia e non solo. Come pensa di impedire la propagazione di esso all’interno del nostro paese?
Purtroppo la violenza, ancora oggi, è frutto del patriarcato e purtroppo se si nasce in una famiglia con dinamiche di violenza si tende a ripeterle, credendole “normali”. Le donne e gli uomini devono avere pari diritti, ma non sono uguali. “Parità nella diversità”, potrebbe essere un motto!
5. Ha intenzione di programmare altre manifestazioni contro la violenza sulle donne?
Queste giornate sono importanti ed è importante non circoscriverle solo un giorno, ma portare questo messaggio ogni giorno della nostra vita, in ogni momento.
6. Come pensa di sensibilizzare i giovani contro la violenza sulle donne?
Attraverso progetti. Mi piacerebbe comunque che si aprisse un dialogo già dalla fanciullezza. Noi donne, infatti, abbiamo sempre percorsi diversi, in salita. Bisogna cambiare sistema. Mi piacerebbe che cambiasse anche la comunicazione fra di voi, anche nella semplicità della vita di classe, nel dialogo quotidiano e dal punto di vista linguistico.
7. Ha mai visto degli uomini fare violenza sulle donne? Se sì, ci può raccontare l’evento?
La violenza sulle donne varia. La violenza non è solo fisica, ma è violenza anche il modo sbagliato di approcciarsi e penso che tutte noi subiamo violenza. Mi sono ritrovata molte volte a difendere donne dalla violenza psicologica.
8. Quando ha scoperto che sua madre ha subito violenza?
Ne sono venuta a conoscenza dopo la sua morte, quando già ero mamma e penso che non me lo abbia mai detto prima perché io non avessi una visione sbagliata e condizionata dei rapporti uomo -donna. L’uomo è nemico quando è violento, ma anche la donna può esserlo. Andando a ritroso nel tempo ho immaginato quanto dolore si è portata dentro per moltissimi anni. Mia madre mi ha fatta crescere con un pensiero libero.
9. Quali attività svolgerà il paese di Cinisi per questa data significativa legata sulla violenza sulle donne?
Quest’anno abbiamo pensato solo alla scuola. Ogni anno, per me, è importante fare delle manifestazioni in questa giornata. Per noi la scuola è fondamentale, perché voi ragazzi siete il futuro di Cinisi. Come simbolo di questa giornata, illumineremo il Comune di rosso.
10. Secondo lei qual è la pena adeguata ad un uomo che commette violenza sulle donne?
Pochi giorni fa ho assistito ad una manifestazione unica: erano solo uomini. La pena adeguata, secondo me, è quella di fare partecipare le persone colpevoli alle attività delle associazioni di solo uomini contro la violenza sulle donne. Questo è un evento concreto che spero porterà frutti.
Al termine dell’intervista, le classi hanno esposto i seguenti lavori ispirati al tema della giornata:
- Due ragazze della III A hanno realizzato un disegno su una panchina dipinta di rosso. Questo disegno è stato l’ultimo progettato da Giulia Cecchettin. La restante parte della classe ha interpretato un monologo di Paola Cortellesi.
- La III C ha letto una poesia di Frida Kalo, chiamata “ Ti meriti un amore”.
- La III D ha realizzato dei cartelloni intitolati “ L’amore nella Storia dell’Arte”, differenziando le definizioni di “amore” e “non amore”.
- La III E ha riprodotto “ Il ratto di Proserpina”. Quest’opera rappresenta il rapimento Proserpina ad opere di Plutone.
- La III B ha inaugurato la panchina rossa donata dal comune di Cinisi, interpretando “La Ballata Delle Donne” di Edoardo Sanguineti.
In conclusione una rappresentanza delle classi II D, II A, III A e III D ha cantato una canzone di Arisa, dal titolo “ Canta ancora” .
Questa giornata ci ha fatto capire quanto sia importante il ruolo delle Istituzioni, ma ci ha anche ricordato che non basta indignarsi di fronte alle notizie di cronaca o condividendo un post sui social: dobbiamo agire ogni giorno, educando al rispetto, denunciando le ingiustizie e supportando chi ne ha bisogno!
Giuliana Basile e Lara Badalamenti
Comments