
La pallacanestro, conosciuta anche come basket, è uno sport di squadra in cui, due formazioni di cinque giocatori ciascuna, si affrontano per realizzare punti, facendo passare il pallone all'interno del canestro avversario, secondo alcune regole prefissate e con un punteggio che varia rispetto alla posizione di tiro.
Nasce a Springfield (una città degli Stati Uniti d’America) nel 1891, grazie all'idea di James Naismith, medico e insegnante di educazione fisica canadese. Dalla fine del XIX secolo questo sport si è diffuso in tutto il mondo, grazie pure all'attività propagandistica della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP), fondata nel 1932. È uno sport olimpico dalla undicesima olimpiade, che si tenne a Berlino nel 1936. Venne richiesto uno sport che potesse tenere in allenamento durante la stagione invernale i giocatori di football, in alternativa agli esercizi di ginnastica, e James Naismith inventò la pallacanestro.
Nelle competizioni ufficiali le partite di pallacanestro vengono solitamente giocate al coperto, in grandi impianti multidisciplinari detti “palazzetti dello sport”, il cui soffitto deve essere a una altezza di almeno 7 m dal campo di gioco. In passato era consentito giocare in campi all'aperto, ma ormai è quasi ovunque vietato per gli incontri ufficiali. Il campo di gioco è un rettangolo largo 15 metri e lungo 28 metri, con il pavimento in legno (obbligatorio per le competizioni più importanti), gomma o sintetico, delimitato da linee. Per il gioco sono necessarie le cosiddette unità di supporto: due tabelloni, due canestri e i relativi sistemi di sostegno e protezione. I tabelloni sono posti all'interno del campo di gioco, alla distanza di 1,20 m dalla linea di fondo; devono avere le seguenti dimensioni: altezza 105 cm, larghezza 180 cm e spessore 5 cm; possono essere di materiale trasparente o di altri materiali, in quest'ultimo caso devono essere dipinti di bianco. A volte i tabelloni possono essere agganciati al muro degli impianti più piccoli, tramite delle impalcature in ferro. Il retro dei tabelloni e la struttura che li sostiene non fanno parte del campo e, quindi, se la palla li tocca viene dichiarata fuori. Ai tabelloni vengono quindi appesi i canestri, che sono composti da un anello di ferro del diametro di 45 cm e da una retina di corda bianca: essa, allargandosi al passaggio della palla, permette all'arbitro di verificare con sicurezza se il canestro è stato effettuato o meno. L'anello del canestro è posto a 3,05 m di altezza dal campo.
Lo scopo di ognuna delle due squadre è quello di realizzare punti facendo passare la palla all'interno dell'anello del canestro avversario (fase offensiva) e di impedire ai giocatori dell'altra squadra di fare altrettanto (fase difensiva). Ogni partita dura quaranta minuti, suddivisi in quattro periodi di dieci minuti di gioco effettivo ciascuno (12 minuti nella NBA per un totale di 48 minuti), suddivisione che precedentemente era di due periodi da venti minuti. Tra il secondo e il terzo periodo viene effettuato un intervallo che va dai dieci ai venti minuti. Alla ripresa del gioco le squadre devono scambiarsi il campo, mentre negli altri casi l'intervallo è solamente di due minuti (senza il cambio del campo). Ogni squadra per completare un attacco ha ventiquattro secondi di tempo: se non riesce, il possesso passa alla squadra avversaria. Il conteggio dei punti viene effettuato assegnando a ogni canestro un punteggio a seconda del luogo in cui si trovava chi ha tirato la palla e del tipo di tiro effettuato:
· 1 punto: viene assegnato per ogni canestro fatto eseguendo un tiro libero
· 2 punti: si ottengono per ogni canestro fatto eseguendo un tiro all'interno dell'area delimitata dalla linea dei 3 punti.
· 3 punti: vengono assegnati per ogni canestro fatto eseguendo un tiro all’esterno dell’area da tre punti (entrambi i piedi del tiratore non devono toccare la linea). La distanza tra il canestro e l'arco da 3 punti è di 6,75 metri nella FIBA e 7,25 metri nella NBA.
Un cestista può ricoprire in campo uno o più dei seguenti ruoli:
· playmaker
· guardia tiratrice
· ala piccola
· ala grande
· centro o pivot
Nel campionato NBA le franchigie più vittoriose di sempre sono i Boston Celtics, guidati da Bill Russel, che hanno vinto undici titoli in tredici anni dal 1957 al 1969 (di cui otto consecutivi tra il 1959 e il 1966), i Chicago Bulls dell'era Jordan - Pippen (6 titoli tre di seguito ben due volte nel 1991-1992-1993 e 1996-1997-1998), i Los Angeles Lakers di Magic Johnson e Kareem Abdul-Jabbar, e poi quelli di Kobe Bryant e Shaquille O’Neal, che hanno inanellato tre campionati consecutivi, dal 2000 al 2002, e i San Antonio Spurs di Tim Duncan; da non dimenticare i Golden State Warriors di Stephen Curry, con tre titoli in quattro anni e i Miami Heat di LeBron James e Chris Bosh. La squadra con più titoli in assoluto sono i Celtics, che ne possiedono diciotto, seguiti dai Lakers con diciassette, e più staccati i Warriors con sette e i Bulls con sei.
In Europa la pallacanestro è caratterizzata da un sostanziale equilibrio di forze tra le squadre al vertice, ma alcune più di altre hanno segnato la storia della Coppa dei Campioni, l'odierna Eurolega formata dopo la scissione del 2001 tra ULEB e FIBA, competizione internazionale dove si confrontano le squadre di alto livello dei rispettivi campionati nazionali.
La mia esperienza col basket è iniziata più di nove anni fa, e non ho mai smesso; per me il basket è la mia seconda vita e non riuscirei a vivere senza di esso, quello mio è un amore eterno, che non finirà mai.
Gabriele Saputo
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