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L'ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI



Il Parlamento italiano, con la legge del 20 luglio n. 211, riconosce il 27 gennaio come “Giornata della Memoria”, dedicata al ricordo della Shoah e dei “Giusti fra le Nazioni”, cioè tutti coloro i quali si opposero al progetto di sterminio nazi-fascista. In questa occasione, mercoledì 24 gennaio2024, tutte le classi del nostro Istituto si sono recate al cinema “Alba” per la visione del film “L’ultima volta che siamo stati bambini”. Questo film parla della Shoah ed è ambientato nel 1943, quando Roma è sotto la dittatura fascista. Durante l'estate, quattro bambini stringono amicizia e passano le loro giornate giocando alla guerra: Italo, figlio di un federale fascista; Cosimo, che vive con il nonno con il fratello minore; Vanda, un'orfana che vive in convento; e Riccardo, i cui genitori sono ebrei. Un giorno, per ordine del governo, gli ebrei romani sono deportati, incluso Riccardo e la sua famiglia. Quando gli amici scoprono la sua scomparsa, vengono vagamente a sapere che gli ebrei sono stati portati in Germania e decidono di andare a liberarlo, seguendo a piedi i binari ferroviari. Sulle loro tracce si dirigono Vittorio, il fratello maggiore di Italo, e Suor Agnese, una suora particolarmente affezionata a Vanda. 

Questo film è piaciuto molto a tutte le classi, sia terze che seconde, ma anche alle prime, anche perché nella nostra scuola l’argomento della Shoah è molto trattato. Questo film è basato sul romanzo di Fabio Bartolomei ed è stato diretto da Claudio Bisio, al suo esordio alla regia. Del cast fanno parte Vincenzo Sebastiani (Italo), Carlotta De Leonardis (Vanda) e Alessio Di Domenicantonio (Cosimo). A me questo film è piaciuto perché tratta un importante argomento e i protagonisti sono dei bambini; ciò rende tutto più leggero ed in parte divertente, ma soprattutto ci aiuta a comprendere che questa vicenda storica non ha interessato solo gli adulti, ma anche bambini, giovani e anziaiani. L’argomento della Shoah, per quanto duro, non è solo per grandi ma si deve trattare a tutte le età. Consiglio a chiunque la visione, dato che, secondo la mia opinione, il film fa riflettere e va visto a prescindere dall’età.

Grazie per l’attenzione!

 

Benedetto Vassallo

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