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... MARGHERITA HACK: L’AMICA DELLE STELLE

  • Rosaria Marciano
  • 5 mag
  • Tempo di lettura: 6 min


I nostri giornalisti tracciano un ritratto a tutto tondo dell’astronoma italiana per eccellenza: dalla ricerca scientifica, alla passione per lo sport e la natura, dal racconto di una cornice storica complessa che l’ha vista bambina e adolescente, alla proiezione in un futuro immaginato sempre come possibile e migliore dell’oggi. Non dimenticando di sottolineare il valore della curiosità, motore indispensabile per qualsiasi forma di sviluppo, Margherita Huck ci lascia un messaggio potente, ancor di più negli anni di divisione e pericolosi nazionalismi che stiamo vivendo: “La Scienza non ha patria, perché la conoscenza appartiene all’umanità”.

Salve a tutti, oggi siamo a Milano in compagnia di Margherita Hack, un’importante figura di riferimento nel campo dell’astronomia. Oltre ad essere una delle astronome più influenti d’Italia, è anche una divulgatrice scientifica, avendo contribuito a rendere la Scienza più accessibile a tutti. La ringraziamo per aver accettato il nostro invito.

Giornalista: Buongiorno Dott.ssa Hack, cominciamo con la sua carriera. Come è iniziato il suo interesse per l’astronomia in generale?

Margherita Hack: Buongiorno a voi! Il mio interesse per l’astronomia è nato quando ero molto giovane. Ricordo che mio padre mi portava a vedere il cielo di notte e mi spiegava tutto quello che sapeva sulle stelle. Mi ha colpito molto il mistero dell’universo, così grande e sconosciuto. Ho cominciato a studiare scienze fisiche all’Università e l’Astronomia è diventata per me una vera e propria passione.

Giornalista: Un’incredibile passione che l’ha accompagnata per tutta la vita. Ma al di là della Scienza, quali sono i suoi hobby e le sue passioni personali?

Margherita Hack: Ah, che domanda interessante! Lo sport mi ha sempre appassionato. Amo correre e mantenermi in salute. Specialmente amo fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura e gli animali. Ho praticato per molti anni anche il salto in lungo, ammetto che ero molto brava e ho vinto molte gare.

Giornalista: Parlando di natura, sappiamo che è anche appassionata di animali. Ha qualche animale preferito o qualche esperienza che vuole condividere con noi?

Margherita Hack: Sì, adoro gli animali, in particolare i gatti. Ho sempre avuto un gatto a casa e sono animali che trovo molto affascinanti per il loro comportamento indipendente e misterioso. Sono creature, che in un certo senso, mi ricordano la vastità dell’Universo. Inoltre, ho sempre trovato il loro sguardo profondo e pieno di curiosità, proprio come quello che mi accompagna nel lavoro.

Giornalista: Lei ha sempre mostrato un grande impegno verso la società e il futuro. Cosa pensa della generazione di oggi? Che consigli darebbe per il loro futuro?

Margherita Hack: I giovani vivono in un mondo molto diverso da quello che conosco io. La tecnologia è una parte fondamentale della loro vita e questo offre molte opportunità. Ma credo che sia importante non perdere di vista il valore della curiosità, del pensiero critico e della conoscenza. Il mio consiglio è di non avere paura di fare domande, di non accontentarsi delle risposte facili e di essere sempre curiosi, perché la curiosità è la chiave di ogni grande scoperta, scientifica e personale.

Giornalista: Se non avesse scelto la Scienza, cosa avrebbe fatto nella vita?

Margherita Hack: Se non fossi stata un’astronoma, probabilmente avrei scelto di lavorare in un campo che mi permettesse di esprimere la mia creatività, forse in Arte o in Letteratura. Ma devo dire che la mia vita sarebbe stata comunque legata alla ricerca o alla scoperta, magari in maniera diversa.

Giornalista: Professoressa Hack, immagino che la sua vita sia stata piena di scoperte scientifiche, ma se avesse avuto la possibilità di fare un viaggio nel tempo, in quale momento passato o futuro si sarebbe voluta trovare?

Margherita Hack: Probabilmente mi piacerebbe viaggiare nel futuro, vedere come sarà l’umanità tra 100 o 200 anni. Magari scopriremo la vita su altri pianeti. Sarebbe interessante vedere quanto siamo riusciti a capire dell’Universo, ma anche come la tecnologia cambierà la nostra vita.

Giornalista: Viaggiare nello spazio, un sogno che sicuramente molti di noi hanno! E se potesse scegliere un pianeta su cui vivere, dove andrebbe e perché?

Margherita Hack: Ah, se potessi scegliere un altro pianeta, probabilmente opterei per Giove o Saturno. Non tanto per viverci, perché non sono certo i posti più ospitali per gli esseri umani! Ma la loro grandiosità, le loro lune, i loro anelli… sono luoghi misteriosi e affascinanti, che non smettono mai di suscitare domande. Se proprio dovessi viverci, sceglierei una luna di Giove, perché potrebbe avere un oceano sotto la sua superficie e forse, chissà, delle forme di vita microscopiche.

Giornalista: Bellissimo, l’idea di vivere su una luna di Giove è affascinante! Ma fuori dal mondo scientifico, ci racconti qualcosa che faccia davvero parte del “lato umano” di Margherita Hack. Un ricordo o qualcosa che la fa sorridere …

Margherita Hack: Una delle cose che mi fa sorridere di più è quando penso ai miei gatti. Ho sempre avuto gatti e li adoro! Sono creature indipendenti e misteriose, proprio come le stelle. In un certo senso, i gatti sono il mio collegamento tra la Terra e l’Universo, perché li osservavo e mi divertivo a capire come la loro mente funzionasse. E poi, non c’è niente di più rilassante che vedere il proprio gatto sonnecchiare mentre tu sei immersa nei tuoi pensieri.

Giornalista: Dott.ssa Hack, com’era il rapporto con i suoi genitori durante l’infanzia?

Margherita Hack: I miei genitori erano persone intelligenti e aperte. Mio padre era un uomo curioso, amava la cultura e la scienza, ma non aveva una mentalità rigidamente tradizionale. Mi hanno sempre incoraggiato a seguire le mie passioni e a studiare con impegno. Anche se erano persone riservate, mi hanno sempre supportato nelle scelte, anche se a volte erano preoccupati per la mia scelta lavorativa, che in quel periodo non era considerata adatta ad una donna.

Giornalista: Vivere in un periodo storico come quello del Fascismo ha influenzato il suo modo di approcciarsi alla vita?

Margherita Hack: Certo, il Fascismo ha avuto un forte impatto sulla mia vita. Quando ero giovane, il regime cercava di limitare molte libertà, e la situazione sociale e politica non era molto favorevole alla libertà di pensiero. Ma questa situazione mi ha insegnato l’importanza di lottare per ciò che è giusto. Sebbene fossi giovane, vedevo già le ingiustizie che accadevano accanto a me e mi rendevo conto di quanto fosse importante difendere la verità, la libertà e la giustizia, anche quando era difficile farlo.

Giornalista: Quanto ha inciso la situazione politica dell’epoca nel suo percorso professionale? Pensa che il Fascismo abbia ostacolato il suo lavoro in qualche modo?

Margherita Hack: Purtroppo, il Fascismo ha cercato di limitare la libertà di espressione, e anche nel campo scientifico c’erano delle restrizioni. Però ho sempre cercato di non farmi fermare. Nonostante fosse un periodo difficile, ho avuto la fortuna di incontrare persone che, come me, credevano nel valore della Scienza e della libertà di pensiero. Certo, non è stato facile far emergere il mio lavoro in un contesto politico così complesso, ma mi sono sempre impegnata per portare avanti le mie idee. La Scienza non può essere fermata da regimi che cercano di mettere il bavaglio alla verità.

Giornalista: una delle sue frasi più celebri è “La Scienza non ha patria, perché la conoscenza appartiene all’umanità”. Cosa intendeva con questa affermazione?

Margherita Hack: Quella frase vuole sottolineare che la Scienza, la conoscenza e la ricerca non devono essere vincolate da confini politici o nazionali. La Scienza è un linguaggio universale che deve essere accessibile a tutti, indipendentemente dalla provenienza, dalla cultura, o dalla politica di un paese. La ricerca e la verità scientifica non dovrebbero mai essere influenzate da interessi di parte, ma devono appartenere all’intera umanità, per il bene comune e per il progresso del sapere.

Giornalista: Desidero ringraziare Margherita Hack per aver condiviso con noi la sua straordinaria esperienza e visione del mondo. La sua vita è stata un esempio di passione, impegno e coraggio, e le sue parole continueranno a ispirare le future generazioni. Il suo amore per la Scienza, la sua lotta per la libertà di pensiero e il suo impegno per il bene comune sono un patrimonio che resta nel cuore di tutti coloro che la ammirano. Grazie, per averci insegnato a non smettere mai di cercare la verità e a credere nella forza della conoscenza.

                                                            Lara Badalamenti, Grace Chirco,

Salvatore Grillo, Gabriele Saputo

 

 

 

 

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