... GIORGIE BADIEL: LA PRINCIPESSA DELL’ ACQUA
- Rosaria Marciano
- 5 mag
- Tempo di lettura: 4 min

Bellezza ed intelligenza, in una donna, sono inconciliabili? Il mondo della moda è solo effimero? Per sfatare questi stereotipi, i nostri inviati speciali sono idealmente volati a New York, presso la sede della Georgie Badiel Foundation; hanno incontrato la cosiddetta “principessa dell’acqua”, per sentire dalla sua viva voce il racconto fiabesco di come, una bambina disagiata del Burkina Faso, sia diventata icona della moda internazionale e, soprattutto, fonte di speranza per tutto il suo popolo. Georgie e la sua fondazione si occupano di creare pozzi in Africa per portare l’acqua dove non c’è, ma non solo questo: la fondazione è attiva per promuovere l’inserimento delle donne africane nel mondo dello studio e del lavoro, nelle STEM in particolare, attraverso la creazione di borse di studio ad hoc. Georgie, che da bambina, come tutte le bambine del Burkina Faso, si alzava all’alba per andare a prendere l’acqua, vuole liberare le donne africane dalla schiavitù dell’acqua e da ogni forma di sottomissione: in questa intervista, sincera e ricca di positività, la sua vicenda diventa ispirazione per tutte.
Salve a tutti, voi sapete chi è la fondatrice della Georgie Badiel Foundation?
La grande Georgie Badiel, modella e attivista nata nel 1985, ha fondato la Georgie Badiel Foundation per portare l’acqua potabile nei villaggi del Burkina Faso, ispirata dalle difficoltà che vide nel suo paese d’origine. Nel mondo della moda, incoraggia le giovani donne a non temere delle difficoltà e spera che in futuro la moda celebri la diversità. Il suo sogno è espandere la fondazione per garantire l’accesso all’acqua a più persone e promuovere una visione più inclusiva della bellezza.
Oggi siamo qui con lei a New York, nell’atrio della sede della Georgie Badiel Foundation, per porle qualche domanda e sapere di più su di lei.
È molto affollato e tutti vogliono parlare con Georgie, siamo riusciti ad avvicinarci a lei a porle delle domande.
Giornalista: Ciao, Georgie. Per cominciare, potresti parlarci un po' della tua carriera e di come hai iniziato nel mondo della moda?
Georgie: La mia carriera è iniziata in modo un po' casuale. Ho sempre amato la moda, ma la mia carriera vera e propria è decollata quando mi sono trasferita a Parigi. All'inizio ho lavorato con piccole agenzie e poi le cose sono cominciate a crescere. Quello che mi ha sempre attratta della moda è la sua capacità di raccontare storie e di portare avanti messaggi, anche al di là dell'estetica.
Giornalista: In effetti, la moda ha il potere di influenzare molte persone. Ma hai anche un forte impegno per il cambiamento sociale, in particolare per l'acqua potabile in Africa. Come è nata questa passione?
Georgie Badiel: Ho visto con i miei occhi la scarsità di risorse in alcune zone del mio paese d'origine, il Burkina Faso. L'accesso all'acqua è un problema grave, e ho capito che dovevo fare qualcosa. Nel 2015 ho fondato la Georgie Badiel Foundation, che si impegna a portare acqua potabile nelle zone rurali del Burkina Faso. La fondazione sta facendo un lavoro incredibile, ma c'è ancora molta strada da fare.
Giornalista: È davvero ispirante. Quali sono le sfide più grandi che hai affrontato nel cercare di portare avanti la tua missione attraverso la fondazione?
Georgie Badiel: Le sfide sono molte. La logistica è complessa, soprattutto nelle zone remote. Ma la difficoltà maggiore è convincere le persone che il cambiamento è possibile. Molti sono scettici perché sono abituati a sentirsi impotenti di fronte a un problema così grande. Ma io credo che ogni piccola azione possa portare a un grande risultato. Le persone che ho incontrato lungo il cammino, e che mi hanno aiutato, sono la forza che mi spinge a non mollare.
Giornalista: Oltre al tuo impegno con la fondazione, sei anche un'ispirazione per molte giovani donne che vogliono intraprendere una carriera nel mondo della moda. Cosa diresti a chi sogna di lavorare nel settore?
Georgie Badiel: Credo che la cosa più importante sia rimanere fedeli a se stesse. La moda può essere un ambiente difficile, ma bisogna sempre mantenere la propria integrità e non dimenticare da dove si viene. Non aver paura di essere diversi o di rompere gli schemi. E soprattutto, non lasciatevi scoraggiare dalle difficoltà. Ogni passo avanti è un passo verso la realizzazione del proprio sogno.
Giornalista: Che tipo di cambiamenti speri di vedere nella moda nei prossimi anni? In particolare, rispetto alla rappresentazione della diversità e dell'inclusione?
Georgie Badiel: Penso che la moda stia già facendo grandi progressi in termini di diversità e inclusione, ma c'è ancora molto lavoro da fare. Spero che in futuro la bellezza non venga definita da un unico standard. La moda dovrebbe celebrare tutte le forme, colori, culture e storie. Vorrei vedere più visibilità per le persone di ogni etnia e background, non solo come una tendenza, ma come una realtà permanente.
Giornalista: Qual è il tuo sogno per il futuro, sia personale che professionale?
Georgie Badiel: Personalmente, mi piacerebbe continuare a crescere come donna, come madre e come attivista. A livello professionale, il mio sogno è che la Georgie Badiel Foundation possa espandersi e avere un impatto ancora maggiore. Voglio che ogni bambino abbia accesso a qualcosa di fondamentale come l'acqua, per poter vivere una vita sana e prospera. E, naturalmente, continuare a lavorare nella moda, cercando di portare avanti il messaggio che la bellezza è una questione di diversità, inclusività e autenticità.
Giornalista: Qual è la cosa più folle che hai fatto? Sei una persona che ama il rischio?
George Badiel: Bhe direi che una volta ho deciso di andare in avventura senza una mappa o un piano ben preciso, quanto al rischio credo che la vita senza un po' di rischio sia noiosa!
Giornalista: Parlando di gusti musicali, qual è il tuo artista preferito?
George Badiel: Parlando di gusti musicali, è difficile scegliere un solo artista, ma direi che uno dei miei preferiti è Fela Kuti. La sua musica ha una potenza unica, un mix di jazz, che ti entra nel cuore e ti fa anche ballare. È una musica che ti fa sentire vivo insomma. Però, devo ammettere che ascolto un po' di tutto.
Giornalista: Interessante, devo ammettere che hai dei bei gusti musicali! Con quest’ultima domanda si conclude questa magnifica intervista io ringrazio George per essersi resa disponibile a partecipare a questa intervista, e gli ascoltatori che ci hanno ascoltato fino ad ora.
Vito Vitale, Alessandra Ferreri, Girolamo Palazzolo
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